Patronati, l’Inps rafforza la collaborazione sui servizi alle persone

Patronati, l’Inps rafforza la collaborazione sui servizi alle persone. Con il messaggio del 25 giugno scorso l’Istituto indica le linee di indirizzo del prossimo protocollo d’intesa da sottoscrivere con gli istituti di patronato. Nella nota l’Inps argomenta sulla necessità di implementare la fruibilità dei servizi ai cittadini e riconosce il protagonismo degli intermediari.

Patronati, il nuovo modello di collaborazione dell’Inps

“L’Istituto ha da tempo avviato un percorso di transizione verso un nuovo modello di erogazione del servizio differenziato e inclusivo, che pone al centro l’utente e i suoi bisogni” si legge nel messaggio. “A tal fine, oltre a digitalizzare i servizi per rendere autonomo il cittadino, intende rafforzare e potenziare i rapporti con gli intermediari. Attraverso detti partner istituzionali, infatti, l’Istituto può raggiungere e offrire servizi di elevata qualità anche agli utenti che non hanno competenze digitali o che necessitano di assistenza per ottenere informazioni o presentare domande di prestazione”.

L’istituto riconosce ai patronati un ruolo determinante nella creazione di valore per l’utente finale. E questo riconoscimento sarà alla base del rinnovo del protocollo d’intesa con gli istituti di patronato, a cui si ispireranno anche i protocolli territoriali. Per garantire agibilità e percorsi
specifici, anche a livello locale, per lo svolgimento della missione istituzionale di tutela e rappresentanza dei cittadini propria di tali Enti.

Condivisione delle informazioni e rafforzamento della tecnologia

“Gli elementi che caratterizzeranno detta intesa saranno: coinvolgimento e condivisione con i Patronati delle informazioni che abbiano un impatto
rilevante sulla loro attività e avvio di tavoli tecnici quali occasioni di confronto preventivo su situazioni di cambiamento organizzativo in relazione all’emanazione di nuove norme. Oltre all’introduzione di nuovi strumenti di comunicazione elettronica finalizzati a promuovere il colloquio tra gli operatori delle sedi locali e gli operatori dei Patronati. E infine l’implementazione del colloquio telematico con i Patronati, per una maggiore tempestività e accuratezza nell’erogazione delle prestazioni.

Le strutture centrali Inps più vicine agli istituti di patronato

In attesa della sottoscrizione dell’accordo, l’Inps chiede che le Strutture centrali sviluppino rapporti di collaborazione con i patronati sempre più stretti. Sicuramente per cogliere tutte le opportunità di confronto. Ma anche perchè in forza della loro esperienza, della vicinanza al
cittadino e quindi della conoscenza dei suoi bisogni, portano contributi significativi di rilevante valore su questioni normative, procedurali e tecnologiche. Allo stesso modo le strutture territoriali sono invitate a consolidare il rapporto con gli Istituti di Patronato e ad assumere a livello locale ogni idonea iniziativa volta a rafforzare le sinergie e le relazioni con gli stessi. Che sono già peraltro improntate alla massima collaborazione e trasparenza, come previsto dalle linee guida del vigente Accordo tecnico-operativo.

Oltre alla doverosa garanzia di agibilità e percorsi specifici, per consentire loro di svolgere la funzione di tutela e rappresentanza, nell’ambito dei tavoli tecnici previsti dall’art.5 dell’accordo tecnico-operativo, le strutture territoriali potranno concordare le modalità per l’attivazione di punti di consulenza, funzionali all’accesso privilegiato alle comunicazioni, attraverso tutti i canali d’interazione con l’Istituto. Inoltre, dovranno essere promosse, sia a livello centrale che territoriale, iniziative formative in favore del personale dei Patronati in occasione dell’introduzione di nuove misure da parte del legislatore.

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La rappresentanza sindacale dei lavoratori costituisce un elemento fondamentale del tessuto democratico del nostro paese: attraverso di essa milioni di lavoratori danno voce nelle aziende in cui lavorano ai loro diritti ed attraverso la contrattazione cercano, invece,  di realizzare un equilibrio tra le esigenze delle aziende e quelle delle persone che vi lavorano. Il riferimento legislativo principale per la regolazione della rappresentanza sindacale in azienda si trova nella legge 300 del 20/5/1970 detta Statuto dei Lavoratori, che affida poi alla contrattazione la realizzazione dei principi in essa stabiliti.

 

Ed è proprio attraverso la contrattazione di I° e II° livello, ed il confronto con le Istituzioni, che U.N.Si.L. si fa carico non solo di rappresentare i bisogni del lavoro, ma più in generale quelli dei cittadini e delle comunità, profondamente mutati a causa delle dinamiche economiche, demografiche e migratorie di questi anni, e della recente pandemia da Covid-19, per favorire la ripresa degli investimenti pubblici e privati a partire dai bisogni prioritari dei territori.