Detrazione su visto di conformità e asseverazioni per bonus casa

Detrazione su visto di conformità e asseverazioni per bonus casa. Le spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, ecobonus, bonus 110, bonus facciate ed altri sono detraibili in egual misura agli oneri riferiti a tutti gli altri lavori. Infatti parliamo delle spese per ottenere il visto di conformità, le asseverazioni e attestazioni utili ad ottenere il bonus casa. Il bonus 110 ad oggi è la misura più utilizzata per effettuare i lavori e per accedere alle misure di sostegno è necessario avere il visto di conformità. Sia nel caso si scelga la cessione del credito oppure lo sconto in fattura. E sia nel caso in cui si scelga la forma della detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi.

Invece il visto non serve se la dichiarazione è presentata nella forma della precompilata direttamente dal contribuente. Nè se la dichiarazione si presenta come sostituto d’imposta. Per ottenere il bonus è necessario produrre l’asseverazione di un tecnico abilitato per lavori di ristrutturazione energetica o interventi antisismici.

Bonus casa diversi dal 110%

Per gli altri bonus casa diversi dal 110% come il bonus ristrutturazione, l’ecobonus ordinario, il bonus facciate, vigono altre regole.  Ovvero se si utilizza il beneficio come detrazione fiscale, non sono necessari nè visto nè asseverazioni. Mentre in caso del bonus facciata è previsto lo sconto o la cessione e servono sia il visto che l’asseverazione. A prescindere se si tratta di lavori in edilizia libera o di lavori di importo inferiore o superiore a 10mila euro. Per bonus diversi dal bonus facciata a cui si accede tramite sconto o cessione, non servono nè visto nè asseverazione. A patto che si tratti di lavori in edilizia libera o lavori di importo non superiore a 10mila euro. Al contrario servono visto e asseverazione nel caso in cui non si tratti di lavori in edilizia libera oppure di lavori di importo superiore a 10mila euro.

Detrazione su visto di conformità

La detrazione su visto di conformità prevede anche che le spese previste per il pagamento del professionista che rilascia la documentazione sono detraibili. Quindi in caso di un visto di conformità rilasciato per il bonus ristrutturazione la detrazione Irpef è del 50%. Lo stesso vale per le spese sostenute per il commercialista. Infatti il rilascio del visto rientra tra quelle detraibili al 50% e concorre alla formazione del limite massimo previsto di 96mila euro. Per ottenere lo sgravio fiscale è necessario che il visto sia pagato tramite bonifico, e che deve essere soggetto a ritenuta dell’8% da cui devono risultare tre elementi. In caso di pagamento con modalità differenti, la fattura del professionista non sarà detraibile.

  • la causale del versamento
  • il codice fiscale del beneficiario del bonus stesso
  • il numero di partita IVA, quindi il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato
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La rappresentanza sindacale dei lavoratori costituisce un elemento fondamentale del tessuto democratico del nostro paese: attraverso di essa milioni di lavoratori danno voce nelle aziende in cui lavorano ai loro diritti ed attraverso la contrattazione cercano, invece,  di realizzare un equilibrio tra le esigenze delle aziende e quelle delle persone che vi lavorano. Il riferimento legislativo principale per la regolazione della rappresentanza sindacale in azienda si trova nella legge 300 del 20/5/1970 detta Statuto dei Lavoratori, che affida poi alla contrattazione la realizzazione dei principi in essa stabiliti.

 

Ed è proprio attraverso la contrattazione di I° e II° livello, ed il confronto con le Istituzioni, che U.N.Si.L. si fa carico non solo di rappresentare i bisogni del lavoro, ma più in generale quelli dei cittadini e delle comunità, profondamente mutati a causa delle dinamiche economiche, demografiche e migratorie di questi anni, e della recente pandemia da Covid-19, per favorire la ripresa degli investimenti pubblici e privati a partire dai bisogni prioritari dei territori.