Detrazione mascherine FFP2 e FFP3 nel modello 730/2022. E’ possibile detrarre le mascherine FFP2 e FFP3 nel modello 730 del 2022. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha spiegato quando spetta il rimborso Irpef nel corso di un’interrogazione in Commissione Finanze della Camera. Ormai manca poco alle scadenze fissate per la compilazione della dichiarazione dei redditi, e le mascherine rientrano tra i dispositivi medici detraibili. Ovvero rientrano nel novero dello sgravio fiscale del 19 per cento previsto per le spese mediche, a condizione che vengano rispettati specifici requisiti.
Detrazione mascherine FFP2 e FFP3
Per ottenere il rimborso è necessario che verificare che le mascherine FFP2 e FFP3 siano conformi alla normativa europea. Oltre che lo scontrino rilasciato o la fattura riportino il Codice AD. Sarà compito dello stesso contribuente che deve compilare il modello 730/2022 verificare se sia o meno possibile ottenere la detrazione. Il chiarimento sulle regole previste ai fini dell’inclusione delle mascherine tra le spese detraibili è arrivato da Agenzia delle Entrate nel 2020.
Per ottenere lo sgravio Irpef sarà necessario valutare con attenzione i requisiti delle mascherine FFP2 e FFP3 acquistate nel corso del 2021. La stessa Agenzia delle Entrate chiarisce che le spese sostenute per l’acquisto di Dpi rientrano tra le spese sanitarie detraibili in dichiarazione dei redditi. Ma dovrà essere lo scontrino a indicare la conformità del dispositivo attraverso il codice AD ovvero “spese relative all’acquisto o affitto di dispositivi medici con marcatura CE”.
Detrazione mascherine FFP2 e FFP3, la circolare dell’Agenzia delle Entrate
Nel caso in cui lo scontrino o la fattura non riportino il codice identificativo richiesto, il contribuente dovrà conservare i documenti da cui risulta la marcatura CE. Ovvero relativamente ai dispositivi compresi nella Banca dati del Ministero della Salute. Altra questione è la verifica della possibilità di portare in detrazione mascherine FFP2 e FFP3 non compresi nella Banca dati ministeriale. Infatti in questo caso oltre alla marcatura CE, il prodotto deve riportare la conformità alla normativa europea (direttive europee 93/42/CEE, 90/ 385/CEE e 98/79/CE).
Nel caso in cui lo scontrino della farmacia non riporti nessuna di queste marcature sulla confezione, non sarà possibile fruire della detrazione. La verifica sulla possibilità di fruire della detrazione nel modello 730/2022 dovrà essere effettuata per ciascuna mascherina protettiva. Per controllare se rientra o meno tra i dispositivi medici individuati dal Ministero della Salute.
Il contrasto alla contraffazione
I controlli incrociati sono utili anche a contrastare l’utilizzo di mascherine contraffatte o non conformi alle direttive europee. La situazione emergenziale ha di fatto aperto il rischio di immettere nel commercio prodotti non conformi. Ovvero privi delle caratteristiche che validano il dispositivo medico. Sarà la Banca dati del Ministero della Salute a consentire di avere certezze sulla possibilità di portare in detrazione fiscale la spesa sostenuta per l’acquisto di mascherine, sia chirurgiche che di tipo FFP2 e FFP3.
La spesa in Dpi sostenuta nel 2021
La stima del valore della spesa sostenuta nel 2021 in Dispositivi di Protezione Individuale e che sarà portato in detrazione nel modello 730/2022 è di 327 milioni. La spesa sostenuta dai contribuenti per l’acquisto di mascherine FFP2 e FFP3 è destinata a replicarsi anche per il 2022. Il primo dato è stato licenziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha quantificato il costo a carico dell’erario ai fini della detrazione fiscale nel 730.
Applicando l’aliquota di detrazione del 19 per cento, il totale degli sgravi IRPEF riconosciuti a regime è pari a 62,1 milioni di euro. Un importo che secondo le stime per il solo 2023 salirà a 108,7 milioni di euro.