Congedo parentale, aumenta la maternità da sei a nove mesi

Congedo parentale, aumenta la maternità da sei a nove mesi. Il Decreto Legge del 22 giugno scorso varato dal Consiglio dei Ministri approva la direttiva europea sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare dei genitori. Infatti si tratta della Direttiva UE 2019/1158 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019.

Congedo parentale, cosa cambia

L’approvazione della direttiva europea prevede che per i lavoratori dipendenti i mesi di congedo parentale indennizzati salgono da sei a nove da fruire non più fino ai sei anni del figlio, ma fino a 12. Invece per i lavoratori autonomi e i professionisti viene esteso il diritto all’indennità giornaliera nel caso di gravidanza a rischio anche fino a due mesi prima del parto.

La ripartizione delle responsabilità familiari per la parità di genere

Il provvedimento europeo promuove per i genitori un modo efficace per conciliare il lavoro con la vita familiare. E di conseguenza anche un sistema teso a raggiungere un’equa divisione delle responsabilità in ambito familiare e per la cura dei figli, e quindi lavorativo. Infatti di introduce il concedo di paternità obbligatorio di 10 giorni. Un congedo che diventa strutturale, e che il padre può usufruire tra i due mesi precedenti al parto fino ai cinque giorni successivi alla nascita del bambino. Ma anche in caso di morte perinatale.

Il Decreto Legge sancisce un diritto nell’ordinamento italiano che si aggiunge al congedo di paternità alternativo, fruibile in caso di morte, infermità o abbandono del figlio da parte della madre.

Congedo parentale, l’indennità fino a 12 anni del bambino

L’indennità prevista per lavoratori e lavoratrici fino al sesto anno di vita del figlio pari al 30% delle retribuzione e fino a un massimo di sei mesi, viene estesa fino ai 12 anni del bambino. E prevede una distribuzione diversa tra i genitori, contrariamente a come invece accadeva fino ad oggi. L’importo resta invariato ma spettano tre mesi, intrasferibili, a ciascun genitore per un periodo totale di sei mesi e altri tre mesi, trasferibili tra genitori e fruibili in alternativa tra loro. Quindi il periodo di congedo parentale sale da sei a nove mesi, così come la durata complessiva del diritto al congedo parentale per il genitore solo sale da 10 a 11 mesi.

Professioniste autonome e gravidanze a rischio

Ad oggi le professioniste autonome hanno diritto all’indennità di maternità per il periodo che va da due mesi antecedenti ai tre mesi successivi alla data del parto. Il valore è l’80% di cinque dodicesimi del reddito professionale denunciato al fisco per le professioniste e l’80% della retribuzione minima giornaliera degli operai agricoli alle lavoratrici autonome. Con il decreto legislativo approvato dal Cdm, il diritto si estende per entrambe le categorie. Ovvero in caso di gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza, che dovranno essere accertate dall’Asl.

Condividi su

Lascia un commento

Categorie Articoli
Torna in alto
Torna su

Servizi

  • Assistenza e consulenza nelle controversie di lavoro
  • controllo di documenti e buste paghe emesse dal datore di lavoro
  • supporto nell’impugnazione del licenziamento e altri provvedimenti disciplinari
  • attività di orientamento, formazione e qualificazione
  • tutela e assistenza del lavoratore nei confronti di enti previdenziali e assicurativi
  • consulenza e assistenza fiscale, catastale, tributaria 
  • Assistenza e compilazione modello 730 ordinario
  • Trasmissione telematica modello 730 on line precompilato
  • Informazioni e assistenza pagamento imposte locali (IMU E TASI)
  • Compilazione modello ISEE – ISEU
  • Compilazione e trasmissione modello RED
  • Compilazione modello Bonus Energia, Gas e Idrico
  • Compilazione e trasmissione dichiarazioni di responsabilità (ICRIC-ICLAV-AS/PS)
  • Visure catastali
  • Domanda di pensione di vecchiaia e anticipata(anzianità)
  • Domanda per pensione di inabilità L. 104/92
  • Indennità di accompagnamento
  • Domanda di pensione supplementare
  • Domanda di assegno ordinario di invalidità (pensione di invalidità)
  • Domanda per pensione di reversibilità (ai superstiti)
  • Domanda per supplemento di pensione
  • Assegno sociale
  • Domande di disoccupazione
  • Richiesta assegni familiari
  • Estratto aggiornato della posizione contributiva INPS
  • Permessi per assistenza ai disabili

La formazione rappresenta  un valore  in quanto momento di crescita personale e professionale, ed al contempo un investimento “intangibile” per il futuro.

U.N.Si.L, da sempre, si adopera per l’adeguamento  e  la riqualificazione della forza lavoro esistente.

La formazione  intesa come un insieme di momenti, di contenuti e di attività, accompagnata da  un efficace metodo di apprendimento, accresce le  qualità  del soggetto, rendendolo padrone del proprio cammino professionale, e come tale competitivo all’interno di un mercato del lavoro sempre più complesso ed esigente,  mentre  per chi è già inserito in un contesto lavorativo contribuisce al miglioramento delle proprie prestazioni, contribuendo di converso anche ad  aumentare il proprio rendimento all’interno dell’azienda.

L’ Ufficio Legale esprime l’impegno di U.N.Si.L. per la tutela e la difesa dei diritti di tutti i lavoratori.
Con una rete di legali convenzionati, dotati della  massima esperienza e specializzazione, presenti su tutto il territorio nazionale e coordinati dall’ufficio legale centrale, viene assicurata ai propri iscritti un’assistenza continua e qualificata, non solo  in  materia giuslavoristica e  previdenziale, ma anche in tutti gli altri settori che possono interessare i propri iscritti, come  liti condominiali, locazioni, infortunistica, controversie mediche e sanitarie, controversie in materia di contratti, separazioni e divorzi, cause ereditarie, divisioni, a tariffe agevolate.

Tra i compiti che U.N.Si.L.si impegna a rivestire rientra l’attività di intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro, ovvero  di ricerca, selezione, e ricollocazione del personale.

U.N.Si.L. supporta costantemente i propri iscritti  in cerca di occupazione. L’attenzione è rivolta non solo ai giovani, che si apprestano a fare il loro ingresso, per la prima volta, nel modo del lavoro, ma anche a disoccupati, cassintegrati, e  persone con disabilità, pianificandone in modo efficace la candidatura, mediante un’attenta analisi di conoscenze e capacità personali, comparate con le richieste  provenienti dalle esigenze di mercato, raccolta dei curricula,  preselezione, costituzione di banche dati, redazione di  un progetto professionale, ed effettuazione, su richiesta del committente.

La rappresentanza sindacale dei lavoratori costituisce un elemento fondamentale del tessuto democratico del nostro paese: attraverso di essa milioni di lavoratori danno voce nelle aziende in cui lavorano ai loro diritti ed attraverso la contrattazione cercano, invece,  di realizzare un equilibrio tra le esigenze delle aziende e quelle delle persone che vi lavorano. Il riferimento legislativo principale per la regolazione della rappresentanza sindacale in azienda si trova nella legge 300 del 20/5/1970 detta Statuto dei Lavoratori, che affida poi alla contrattazione la realizzazione dei principi in essa stabiliti.

 

Ed è proprio attraverso la contrattazione di I° e II° livello, ed il confronto con le Istituzioni, che U.N.Si.L. si fa carico non solo di rappresentare i bisogni del lavoro, ma più in generale quelli dei cittadini e delle comunità, profondamente mutati a causa delle dinamiche economiche, demografiche e migratorie di questi anni, e della recente pandemia da Covid-19, per favorire la ripresa degli investimenti pubblici e privati a partire dai bisogni prioritari dei territori.