Bonus mobili ed elettrodomestici.

Bonus mobili ed elettrodomestici.

Bonus mobili ed elettrodomestici.

  1. Di cosa si tratta?.

La Legge di bilancio 2022 proroga la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Il bonus mobili ed elettrodomestici si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche).

 

  1. A chi spetta il bonus?

Spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Ma anche a quei contribuenti che hanno scelto, in alternativa alla fruizione diretta delle detrazioni, di cedere il credito o di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura.

 

La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio. Oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

 

  1. Come funziona?

Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare un intervento su singole unità immobiliari residenziali oppure su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Questo intervento deve essere iniziato dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.

 

La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Per data di “inizio lavori”, quando si tratta di un immobile facente parte di un edificio interamente ristrutturato da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, si intende la data di acquisto o di assegnazione dell’immobile.

 

  1. Quali sono gli interventi edilizi necessari per avere la detrazione?
  • Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti o su parti comuni di edifici residenziali
  • Ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.
  • Restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile.

 

  1. Qual è l’importo detraibile?

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022, 8.000 euro per il 2023 e 5.000 euro per il 2024. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

La detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio. Questo vale anche quando con la cessione dell’immobile sono state trasferite all’acquirente le restanti rate della detrazione delle spese di recupero del patrimonio edilizio. Il contribuente potrà continuare a usufruire delle quote di detrazione non utilizzate anche se l’abitazione oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio è ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo per usufruire del bonus. Il limite dei 10.000 euro per l’anno 2022 (8.000 euro per il 2023 e 5.000 euro per il 2024) riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

 

  1. Come fare i pagamenti?

Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia. La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria. Stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni.

 

  1. Quali documenti bisogna conservare?
  • Ricevuta del bonifico
  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito)
  • documentazione di addebito sul conto corrente
  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

 

Per ulteriori approfondimenti: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/bonus-mobili-ed-elettrodomestici

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