Pensionati: quattordicesima erogata con la mensilità di luglio

Pensionati: quattordicesima erogata con la mensilità di luglio

Pensionati: con la mensilità di luglio erogata anche la quattordicesima

Con la mensilità di luglio 2023, l’Inps eroga anche la quattordicesima, per i soggetti per i quali nelle banche dati dell’Istituto sono disponibili i dati reddituali utili per effettuare la lavorazione.

Corresponsione d’ufficio e a domanda

La quattordicesima viene, come di consueto, attribuita d’ufficio con la rata di dicembre 2023

  • a coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto 2023 o dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023
  • ai soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2023, che rientrino nei limiti anagrafici e reddituali normativamente previsti

Il beneficio spetta anche ai titolari di pensioni ex INPGI in possesso dei requisiti previsti: a seguito del trasferimento all’Inps, dal 1° luglio 2022, della funzione previdenziale svolta dall’INPGI in regime sostitutivo delle corrispondenti forme di previdenza obbligatoria, dalla medesima data del 1° luglio 2022.

Coloro che non ricevano la quattordicesima e ritengano di averne diritto possono presentare apposita domanda di ricostituzione online. Questa è denominata “RICOSTITUZIONE REDDITUALE PER QUATTORDICESIMA”. La si può trovare accedendo al sito istituzionale www.inps.it con la propria identità digitale.

In alternativa, è possibile rivolgersi agli Istituti di Patronato.

Requisiti reddituali per il 2023

Per l’anno 2023 devono essere valutati:

  • in caso di prima concessione, tutti i redditi posseduti dal soggetto nel 2023 (rientrano in tale casistica coloro che negli anni precedenti non abbiano percepito la somma aggiuntiva);
  • nel caso di concessione successiva alla prima: i redditi per prestazioni per le quali sussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati conseguiti nel 2023; i redditi diversi da quelli di cui al punto precedente, conseguiti nel 2022.
  • Per i redditi diversi da quelli da prestazione, in assenza delle informazioni relative agli anni 2023 o 2022, sono stati utilizzati i redditi degli anni precedenti, risalendo fino al 2019.

Per il diritto al beneficio viene preso in considerazione il reddito annuo del richiedente. Tale reddito, in relazione agli anni di contribuzione, deve essere inferiore ai limiti indicati nella tabella sottostante.

Dal 2017, a parità di contribuzione, gli importi vengono differenziati in base alla fascia di reddito nella quale si inquadra il beneficiario, ossia fino a 1,5 volte o fino a 2 volte il trattamento minimo.

Il tetto massimo reddituale, oltre il quale il beneficio non spetta, viene incrementato dell’importo del beneficio, diverso per ciascuna fascia contributiva. Infatti, la c.d. clausola di salvaguardia prevede che, nel caso in cui il reddito complessivo individuale annuo risulti superiore a 1,5 volte o a 2 volte il trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della somma aggiuntiva spettante, l’importo in parola viene corrisposto fino a concorrenza del predetto limite maggiorato.

Pensioni gestite nei sistemi integrati

Rientrano nei sistemi integrati le pensioni:

  • della Gestione privata;
  • ex ENPALS;
  • della Gestione pubblica liquidate con il sistema IVS;
  • dei giornalisti liquidate con il sistema IVS (categorie 243, 244 e 245 con GP1AV91B=1).

La somma aggiuntiva viene attribuita d’ufficio sulla mensilità di pensione di luglio 2023 ai soggetti che rientrano nei limiti reddituali stabiliti e che, alla data del 31 luglio 2023, hanno un’età maggiore o uguale a 64 anni.

Comunicazioni ai pensionati

Il credito per somma aggiuntiva per l’anno 2023 viene evidenziato con apposita voce nel cedolino di pensione.

Le lettere di comunicazione relative al credito per somma aggiuntiva non saranno spedite in formato cartaceo. Il beneficiario viene informato:

  1. a) nella relativa sezione del modello “OBIS/M”;
  2. b) con apposita comunicazione nell’area personale dell’interessato e con invio di una comunicazione e-mail al contatto telematico del pensionato, se disponibile;
  3. c) sul cedolino, con apposita annotazione;
  4. d) con invio di un messaggio SMS, in caso di contatto valido;
  5. e) con invio di una notifica sull’app “IO”.
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Ed è proprio attraverso la contrattazione di I° e II° livello, ed il confronto con le Istituzioni, che U.N.Si.L. si fa carico non solo di rappresentare i bisogni del lavoro, ma più in generale quelli dei cittadini e delle comunità, profondamente mutati a causa delle dinamiche economiche, demografiche e migratorie di questi anni, e della recente pandemia da Covid-19, per favorire la ripresa degli investimenti pubblici e privati a partire dai bisogni prioritari dei territori.