L’azienda potrà reclutare un lavoratore, allo stesso tempo, in parte con un rapporto di lavoro autonomo a partita Iva e in parte con un contratto di lavoro dipendente, ossia a part-time tra il 40 e 50% del tempo pieno.
In tal caso, il lavoratore potrà accedere al regime forfetario per il reddito di lavoro autonomo (oggi vietato), pagando quindi il 15% di tasse (anche l’azienda ricaverà minori costi retributivi e contributivi).
A prevederlo è uno degli emendamenti approvati ieri al ddl lavoro che lunedì arriverà in aula alla Camera.
Tra le altre novità, le “dimissioni di fatto” dopo 16 giorni di assenze ingiustificate: al 17mo giorno il rapporto s’intenderà risolto per volontà del lavoratore senza necessità di dimissioni online e con formalizzazione tramite una comunicazione del datore di lavoro all’ispettorato del lavoro.